Lo strano galateo del mondo

Tre cibi stranieri che mangiamo decisamente nel modo sbagliato

Tre cibi stranieri che mangiamo decisamente nel modo sbagliato
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Inorriditi quando gli stranieri chiedono pasta condita con ketchup? Quando tagliano le tagliatelle e le raccolgono con il cucchiaio? O quando ordinano pizza con ananas, salame peperone e polpette, il tutto magari accompagnato da un buon cappuccino tiepido? Eppure, noi italiani – con i cibi degli altri - non siamo da meno.

 

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Il sushi, non ne facciamo una giusta. Ecco gli errori che ingenuamente ostentiamo al ristorante giapponese e che sarebbe meglio evitare, nel rispetto delle tradizioni culinarie del Sol Levante.

Non si dovrebbe mescolare la salsa di soia che si trova sul tavolo con il wasabi (quella pastosa salsa verde che sembra un derivato del rafano, ma che in realtà è rapanello giapponese) che viene servito. E soprattutto bisognerebbe evitare di inzupparci il proprio boccone. Il wasabi è un condimento che sulle vivande viene aggiunto puro.

Il sushi si prende con le mani e con le mani si intinge nella salsa di soia. Fatica inutile, aver imparato ad usare le bacchette. Per di più, si bagna nella salsa solo dal lato del pesce, non da quello del riso. Poi, si porta alla bocca e si mangia in un solo boccone.

 

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Il cibo indiano si mangia con le mani. Se la forchetta e il coltello vi sembrano una manifestazione di civiltà e bon ton, al ristorante indiano dimenticatevi del galateo. Perché in India il cibo si mangia con le mani. È una questione di rispetto. Solo la destra, perché la sinistra è quella destinata all’igiene del corpo.

Altra regola: meglio evitare di pasticciare i condimenti con il riso bianco, che non a caso è servito in un piatto diverso. Dovreste prendere un pugnetto di riso, farne una pallina con la quale raccogliere il condimento. Poi, tutto in bocca aiutandovi con il pollice. Gli indiani garantiscono: c’è più gusto!

 

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Il Kebab, come vi pare e piace. Potete mangiarlo come volete, tanto la versione nei panino (o quella più moderna nella piadina) l’hanno inventata gli Europei. I berlinesi, precisamente, negli anni Sessanta. Il kebab originale (il termine significa semplicemente “carne arrosto”) è diffuso in tutti i Paesi del Medio Oriente ed è servito rigorosamente sul piatto, senza salse, accompagnato al massimo da uno spiedo di pomodori arrosto.

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