Dal «leu 'n Sità Ólta» a...

10 cose che tutti i bergamaschi doc fanno almeno una volta nella vita

10 cose che tutti i bergamaschi doc fanno almeno una volta nella vita
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Cos'è che definisce un popolo? La sua lingua e le sue abitudini, certo, ma anche piccoli gesti che ne modellano il corpo e lo spirito. Ripetuti di generazione in generazione, arricchiscono il nostro codice genetico con informazioni che contribuiscono a disegnare il nostro profilo. C'è da chiedersi se questo processo si sia interrotto, o abbia subito mutamenti, ma per il momento accontentiamoci di elencare alcune tappe fondamentali della nostra esistenza orobica.

 

1) Sentàs zó söl leu 'n Sità Ólta

Nessun bergamasco può dirsi tale se nell'infanzia non ha avuto modo di cavalcare il mitico leone rosso all'ingresso di Santa Maria Maggiore, lucidato da generazioni di piccoli orobici. [Trad. Sedersi sul leone in Città Alta]

 

 

2) 'Ndà a l'oratòre

Adesso ci sono i CRE, Centri Ricreativi Estivi, ma un tempo l'oratorio era scuola di vita, non solo cattolica. Per esempio, si ricordano lunghe sessioni invernali di scopone scientifico. [Trad. Andare all'oratorio]

 

3) Fà 'l bagn in del fiöm

Che sia il Serio, il Brembo, l'Adda o l'Oglio, il bagno nel fiume è una sorta di battesimo laico al quale nessuno può sottrarsi. L'usanza è tenuta ancora oggi in vita in luoghi come il Ponte del Costone. [Trad. Fare il bagno nel fiume]

 

4) Dì sö ön'avemaria in del santöare

La nostra terra è costellata di santuari, e quasi mai viene meno la materia prima per una richiesta personale alla Madonna. Le località, di solito amene, rendono piacevole la preghiera. [Trad. Di un'avemaria nel santuario]

 

5) Fà i rifügi

I più allenati possono vantare di avere percorso più volte l'intero sentiero dei rifugi, anche se la sufficienza risicata è garantita dall'aver raggiunto almeno l'Alpe Corte. [Trad. Andare per rifugi]

 

 

6) 'Mbiancà la cà

Rito d'iniziazione fino a pochi anni fa del marito bergamasco, si ripeteva ogni primavera per rinnovare la promessa matrimoniale. Ovviamente non erano ammesse deroghe. [Trad. Imbiancare la casa]

 

 

7) Zögà a balù

Se la nostra provincia ha regalato al mondo del calcio tanti campioni, è perché sin da piccoli siamo abituati a prender a calci qualsiasi cosa che rotola. Nonostante la ferma riprovazione delle nostre madri.

 

 

8) Imparà a cüs di mòneghe

Tra i tanti meriti delle onnipresenti (un tempo) suore, c'è quello di aver avviato all'arte del cucito generazioni intere di piccole bergamasche, quando le attività maschili e femminili erano nettamente distinte. [Trad. Impara a cucire dalle monache]

 

 

9) Dà öna mà a 'nfiascà

C'è sempre l'amico che ha bisogno d'aiuto per traferire in bottiglia il prezioso liquido contenuto nelle damigiane. Ed è davvero difficile che non trovi nessuno che gli dia un mano. Forse per la nostra innata generosità. [Trad. Dare una mano a infiascare il vino]

 

 

10) Trà 'nsèma 'l fé

Non solo roba da contadini. Chi una volta trascorreva le proprie vacanze sulle nostre colline o montagne, non di rado veniva reclutato per salvare la preziosa erba secca dalla pioggia. [Trad. Raccogliere e sistemare il fieno]

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